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Il Metodo Hobart®
È un percorso educativo di autoconsapevolezza e ricerca della propria personale espressività, attraverso il movimento danzato.
La danzatrice e il suo Metodo: Gillian Hobart
Gillian Hobart è nata in Inghilterra e ha vissuto in tutto il mondo. È stata una danzatrice e maestra straordinaria, docente all’Accademia Nazionale e allo IALS di Roma, al Centro Regionale della Danza di Reggio Emilia, counselor ad approccio rogersiano centrato sulla persona.
Dopo una lunghissima carriera come danzatrice e formatrice, nel 2005, proprio in Italia, istituisce il Metodo Hobart® conoscersi nella danza. Si tratta di un percorso educativo di autoconsapevolezza, per trovare la propria personale espressività attraverso il movimento danzato. Nasce dapprima in ambito sociale in gruppi di persone con disabilità, come sostegno all’espressione della propria interiorità per superare le difficoltà di linguaggio verbale, di relazione e di movimento. Ma avendo alla base ascolto, rispetto e approccio centrato sulla persona, il metodo viene da allora applicato in tantissimi altri ambiti.
Il viaggio verso se stessi, passando per la danza
La ricerca che si intraprende conduce alla graduale scoperta del proprio corpo, del suo funzionamento in stretta connessione con la mente, alla consapevolezza del proprio essere nello spazio e nel gruppo.
Per questo l’insegnante si pone in maniera autentica e invita i partecipanti a esprimersi liberamente, richiedendo al gruppo la sospensione di ogni giudizio. In questo clima di fiducia ognuno può trovare, con i suoi tempi, i mezzi per lasciare emergere la bellezza di un’interiorità accolta e trasformata in espressione artistica. Si lavora perché ogni gesto sia profondamente sentito, autentico. Il movimento nasce sempre da un’idea che lo nutre, non è mai fine a se stesso. Vengono offerte infinite suggestioni provenienti dal mondo della natura, dall’arte in tutte le sue forme, dal vissuto dei partecipanti stessi.
Il Ventaglio
L’incontro MH® si sviluppa in una curva dinamica denominata Ventaglio. Si parte da una condizione di quiete in cui si entra in contatto con i propri ritmi interiori, per procedere a una graduale esplorazione dello spazio e di ritmi sempre più incalzanti, fino ad arrivare a una fase di grande dinamica. L’incontro si conclude con un momento di composizione personale e di gruppo prima di tornare a una rinnovata situazione di quiete, arricchita dal “viaggio” appena concluso.
Le infinite possibilità
Attraverso il Metodo, che non si avvale di una tecnica di danza particolare, vengono esplorate le infinite possibilità date dalla combinazione dei quattro fattori di movimento che Rudolf Laban, danzatore e coreografo ungherese, aveva individuato negli anni ’50 del secolo scorso: peso, spazio, tempo, flusso.
Il MH® fa inoltre riferimento ad alcuni aspetti salienti che Carl Rogers, fondatore della psicologia umanistica, riportò nel libro “La terapia centrata sul cliente”: capacità innata di autodeterminarsi per esprimere al meglio le proprie potenzialità; creazione di un clima favorevole attraverso una relazione basata sull’autenticità, sull'accettazione incondizionata e sull’empatia; non direttività nella relazione tra terapeuta e cliente.
Nel MH®, come nella terapia centrata sul cliente, l’insegnante si cura di offrire un ambiente favorevole dove le persone, supportate senza essere dirette, possano crescere.
Relazione, ritmo, rispetto, contatto, sono le parole chiave che permeano l’incontro MH®.
Laboratori
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