Come sono chi sono

Danzare per sentire l’altro

Mi chiamo Isabella Piva. Sono psicologa, operatrice shiatsu, drum circle facilitator, fondatrice di Danza Evolutiva - poetica del corpo, un percorso educativo di autoconsapevolezza in cui accompagno le persone, di ogni età e abilità, a trovare la propria personale espressività attraverso la danza. 

Gli studi e la danza

Mi sono laureata in Psicologia a Urbino, scegliendo il percorso universitario che più mi avvicinasse all’altro e alla sua complessità. 

Con lo stesso coinvolgimento, approfondendo il tema dell’approccio corporeo nella relazione di cura, sono arrivata allo studio dello shiatsu in cui mi sono perfezionata alla scuola Ryu Zo Do di Rimini, fondata da Aldo Ricciotti. 

Attualmente sto frequentando il Master in Arti Terapie presso la scuola Artedo, nelle sedi di Modena e Bologna. Ho intrapreso un percorso di approfondimento dei più diffusi modelli teorico-metodologici sviluppati negli ultimi anni, con particolare attenzione alle tre principali aree di applicazione: in ambito clinico, nel campo della crescita personale e nel contesto scolastico-formativo. Continuare a imparare è un atto di responsabilità e cura, in una perenne formazione di conoscenze e competenze. In quest'ottica, ho da poco ottenuto il diploma di Drum Circle Facilitator, un modello ideato dall'americano Arthur Hull, che vede un gruppo di persone riunirsi in cerchio suonando percussioni e tamburi. Un modo per sperimentare la bellezza di suonare insieme creando comunità attraverso il ritmo, che può essere impiegato anche in ambito sociale, con anziani, gruppi di persone con bisogni speciali, a scuola, in azienda, nei laboratori di danza.

L’incontro tra la danza e il mio interesse verso le persone è avvenuto naturalmente e poco alla volta, in una modalità che mi permetteva di  ridurre le distanze e creare un contatto, un approccio fisico, corporeo nella relazione.

Una strada magnifica e nuova

Nel 2005 ho iniziato a frequentare la Scuola di Formazione nel Metodo Hobart, un approccio artistico rivolto alle persone con disabilità fisica e intellettiva che attiva, attraverso il movimento danzato, una comunicazione legata al linguaggio non verbale.

Da lì la scelta di lavorare principalmente con la danza ha intrapreso per me una strada magnifica e nuova. 

Sono infatti entrata a far parte di un gruppo di “pioniere” che si sono formate a stretto contatto con la fondatrice Gillian Hobart. A questa straordinaria danzatrice, scomparsa nel 2021, devo la mia crescita culturale, professionale, artistica e il mio saper-fare in questo prezioso approccio, in cui ho ho potuto coniugare definitivamente il mio interesse per l’altro con l’amore per la danza.

Danza Evolutiva - poetica del corpo è il frutto del mio percorso formativo e lavorativo, nasce dall'integrazione delle mie esperienze, a sostegno della crescita e della realizzazione delle persone che la praticano.

“Che cosa posso fare di utile con la danza?”

Questa è la domanda che, da insegnante e formatrice, rinnovo a me stessa in ogni laboratorio e che ogni volta trova risposta in un incontro speciale e irripetibile in cui la danza, superando la finitezza delle parole, crea linguaggi nuovi e inesplorati.

Il mio lavoro mi dà l’occasione di incontrare persone di ogni età e abilità. Ho danzato con persone con autismo, anziani con difficoltà di memoria, bambini (anche molto piccoli, insieme alle madri), adolescenti, gruppi classe. I risultati sono sempre sorprendenti e potenti sotto il profilo emotivo. 

Altro di me oltre la danza

Da alcuni anni faccio parte di “Collegamenti Rampanti”, un’associazione di promozione sociale in cui, attraverso corsi, laboratori e percorsi educativi in cui si impara facendo, si sperimentano nuove forme di creatività. 

Sono un’amante dell’arte in tutte le sue forme e una lettrice insaziabile.

Nel contatto con la natura che, come l'arte e la musica, porto nei miei laboratori, mi connetto con la mia parte più profonda, quella "spirituale", espressiva, "arcaica", istintiva. È un legame che coltivo al di là del mio lavoro e che mi riporta ogni volta all'essenza delle cose, permettendomi nello stesso tempo di trovare me stessa e riconnettermi, in un senso di collettività, nell’incontro con l’altro.

Vivo a Rimini con Francesco e i nostri tre figli.

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